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Il Problema dell’Igiene

In particolare quando in casa ci sono bambini, ci si preoccupa della
disinfezione di casa e mobilio, giochi e vestiti dei piccoli.
Le mamme dovrebbero sapere che far vivere un bambino in un mondo sterile
impedisce al piccolo di produrre anticorpi e questo gli nuocerà da adulto.
Per i biberon, fino a 8-9 mesi (massimo) è sufficiente lavarli col bicarbonato e
bollirli per 10 minuti. Dopo i 9 mesi si possono lavare semplicemente con un
cucchiaio di sale grosso, uno di bicarbonato e acqua calda, agitando qualche
secondo. Se sono particolarmente sporchi si può usare il detersivo fai da te o
un buon lavapiatti ecologico e poi ripassarli col bicarbonato.
I giocattoli è sufficiente lavarli col bicarbonato.
La saliva è già un buon disinfettante, perché è alcalina (come i saponi,
l’ammoniaca, la soda, il bicarbonato). Nello stomaco, inoltre c’è un potente
disinfettante: l’acido cloridrico (molto più forte dell’aceto). Quindi nel corpo
abbiamo già i nostri “disinfettanti” naturali.
L’utilizzo sistematico di disinfettanti aggressivi e nocivi in casa crea da un
lato una sterilizzazione assurda, e dall’altro un inquinamento chimico e
distruttivo
. Inoltre tanto più sono aggressivi i prodotti disinfettanti, tanto più
lasciano inquinamento tossico in casa. I bambini e gli animali domestici
toccano e respirano queste sostanze portandosele in bocca. È un circolo
vizioso.
Queste sono le domande anamnestiche che i dermatologi rivolgono a chi ha
pruriti, secchezze, desquamazione al corpo:
o quale e quanto detersivo viene usato?
o in quale modo e misura usa ammorbidente e disinfettanti tossici? (basti
pensare agli additivi igienizzanti usati comunemente in lavatrice e in
casa).
LA PULIZIA QUOTIDIANA è il primo trattamento anti germi e batteri: se non
lasciamo accumulare lo sporco, i batteri semplicemente non proliferano oltre
misura.
ACQUA OSSIGENATA Come abbiamo già visto, è un disinfettante universale,
ecologico e senza controindicazioni, tanto che viene usata per potabilizzare
l’acqua degli acquedotti. Ha molteplici usi, dalla disinfezione della persona a
quella di stoviglie e sanitari.
BICARBONATO Il bicarbonato ha un potere igienizzante variabile a seconda
della concentrazione con cui viene diluito in acqua.
ACETO E ACIDO CITRICO Aceto e acido citrico, miscelati, igienizzano. Il
motivo è legato al grado di acidità o alcalinità dell’ambiente (pH). I valori del
pH vanno da 1 a 14. I batteri più comuni vivono bene in un intervallo di pH
attorno alla neutralità, diciamo tra 4,5 e 10, in un ambiente da debolmente
acido a debolmente alcalino. Oltre questi valori non sopravvivono.
Utilizzando un acido molto forte (inferiore a 4,5) o un alcale molto forte
(superiore a 10) si altera il pH in cui vivono i batteri, quindi si sterilizza.
Né l’aceto né l’acido citrico sono così forti, per cui da soli non hanno un buon
effetto sterilizzante, ma miscelati sì, perché il pH diminuisce: si potenziano a
vicenda. Per una soluzione molto concentrata si consiglia di mescolare in parti
uguali aceto e acido citrico al 20%.
PERCARBONATO Libera ossigeno già a 40° in lavatrice, igienizza i capi anche
in ammollo. Igienizza anche stoviglie e oggetti d’uso. Si può aggiungere al
detersivo per lavastoviglie per igienizzare sia le stoviglie
Il VAPORE disinfetta
Il TEMPO è indispensabile per l’aspetto igienico: molti disinfettanti hanno
bisogno di qualche minuto per agire.
Se ancora non siete convinti che questi sistemi possano garantire la
disinfezione di cui sentite il bisogno, potreste prendere in considerazione
l’idea di usarli, senza abbandonare del tutto i vostri soliti disinfettanti. E,
soprattutto, cercate di alternare i vari prodotti disinfettanti, in modo da non
sviluppare ceppi di batteri resistenti